Come si “accende” la creatività? Chiaramente, non esiste una ricetta universale – anche perché altrimenti saremmo tutti artisti o inventori – ma abbiamo comunque imparato a riconoscere delle tecniche che in qualche modo stimolano il nostro estro creativo. Una di queste riguarda il sonno, più precisamente la fase intermedia tra la veglia e il sonno, e ha tra i suoi testimonial personaggi come Salvador Dalì e Thomas Edison, che di creatività se ne intendevano. La novità è che uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Science Advances ha esaminato in dettaglio la tecnica del maestro surrealista e dell’inventore-industriale Edison e ritengono che, effettivamente, potrebbe essere utilizzata con profitto da chiunque.
Ipnagogia, la terra di mezzo tra veglia e sonno
La tecnica prevede che, per accendere la miccia della creatività, ci si svegli in un momento preciso del sonno, e in particolare poco prima di addormentarsi profondamente, quando la realtà e il sogno sono “mescolati” in un unico stato, detto “ipnagogia” o N1, che di solito dura appena pochi minuti. Come riuscirci? Dalì ed Edison, a quanto pare, tenevano un oggetto in mano (un cucchiaio o una palla, per esempio), in modo tale che nel momento in cui stavano per addormentarsi profondamente questo cadesse a terra facendo rumore e risvegliandoli all’improvviso.
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