Telecamere ovunque: campanelli smart, videocamere Wi-Fi da 20 €, app cinesi piene di pubblicità… e poi, quando davvero ti serve l’immagine giusta, manca proprio quel dettaglio o quella registrazione.
Con TortellinoHPC l’idea è opposta: progettare con te un sistema di TVCC personale, su misura, che:
- protegga casa, ufficio o laboratorio;
- sia espandibile nel tempo;
- rispetti privacy e sicurezza di rete;
- non dipenda da un servizio cloud “misterioso” che un giorno sparisce.
In questo articolo ti accompagno passo-passo: vediamo come si progetta un sistema di videosorveglianza moderno, quali scelte fare, cosa evitare e soprattutto come possiamo costruirlo insieme, tra fai-da-te evoluto e supporto professionale.
1. Perché oggi ha senso avere un sistema di TVCC “tuo”
1.1 Non solo sicurezza: tutti gli usi reali di un impianto TVCC
Quando si pensa a “videosorveglianza” viene subito in mente il furto in casa. In realtà, un sistema ben fatto ti aiuta in tanti casi concreti:
- Casa e appartamento
- controllare accessi, garage, cantina;
- verificare chi suona alla porta;
- dare un’occhiata a bambini, animali domestici, giardino.
- Ufficio, studio professionale, coworking
- monitorare ingressi, reception, area magazzino;
- ricostruire eventi in caso di danni, manomissioni, accessi non autorizzati;
- migliorare sicurezza di dipendenti e collaboratori.
- Laboratorio, maker space, locale tecnico
- sorvegliare macchine o attrezzature delicate;
- tenere sotto controllo una sala server o un rack con apparati critici;
- documentare test, esperimenti, montaggi.
- Garage, cantine, aree condominiali (nei limiti di privacy/GDPR)
- verificare ingressi non autorizzati;
- tenere traccia di accessi a box, bici, moto.
1.2 Perché un sistema “tuo” è meglio di una sola telecamera cloud
Una singola telecamera Wi-Fi con app proprietaria può andare bene per iniziare, ma ha limiti evidenti:
- dipende dal cloud del produttore (se cambia le regole, tu subisci);
- spesso non hai controllo reale sui dati;
- registrazioni limitate o in abbonamento;
- difficoltà quando vuoi integrare più telecamere o altri sistemi (NAS, smart home, NVR dedicato).
Un sistema TVCC progettato come impianto invece ti offre:
- registrazione locale su disco tuo (NAS, NVR, mini-PC);
- integrazione con rete, domotica, sistemi di allarme;
- scalabilità: parti con 2–3 telecamere e arrivi a 8–16 senza stravolgere tutto;
- maggiore controllo su privacy e cybersecurity.
Ed è qui che entriamo in gioco noi: TortellinoHPC ti aiuta a disegnare l’architettura, scegliere i componenti giusti e consegnarti un sistema configurato, che tu puoi installare e mantenere, con noi al tuo fianco.
2. Prima di iniziare: definisci obiettivi e scenari
Prima di parlare di modelli di telecamere e software, serve una cosa: chiarezza sugli obiettivi.
Ti propongo qualche domanda pratica:
- Cosa vuoi davvero vedere?
- Solo ingressi? Anche interni? Area auto? Giardino?
- Vuoi solo “vedere in diretta” oppure registrare tutto/notte/solo movimento?
- Per quanti giorni ti serve lo storico video?
(es. 3, 7, 14 o 30 giorni) - Da dove vuoi accedere alle immagini?
- solo dalla rete locale?;
- anche dall’esterno (smartphone, PC in remoto);
- con o senza cloud di terzi?
- Quante persone devono poter vedere le telecamere?
- solo tu;
- famiglia;
- soci, collaboratori in ufficio.
Annotare queste risposte ti aiuta a evitare sprechi (spendi dove serve) e a costruire un sistema coerente.
2.1 Scenari tipo
Per dare un po’ di concretezza, ecco alcuni scenari che spesso ci troviamo a progettare.
Appartamento 70–100 m²
- 1 telecamera sul pianerottolo (dove consentito);
- 1 telecamera verso il garage o cantina;
- 1 telecamera in soggiorno con vista porta d’ingresso;
- registrazione su mini-PC/NAS vicino al router.
Casa indipendente con giardino
- 2–4 telecamere esterne perimetrali;
- 1–2 telecamere interne puntate su accessi principali;
- NVR o NAS in locale tecnico;
- eventuale integrazione con allarme o sensori perimetrali.
Piccolo ufficio / studio
- 2 telecamere su ingresso e reception;
- 1 telecamera su magazzino/documenti;
- registrazione su NAS o server esistente;
- accessi multi-utente (titolare + eventuali referenti).
Laboratorio / maker lab / sala server
- telecamera con vista su rack/server;
- telecamera su banco lavoro/macchinari;
- registrazione su mini-PC fanless dedicato;
- integrazione con notifiche (es. apertura porta, temperatura ambiente, ecc.).
Una volta chiarito “dove” e “perché”, possiamo passare all’architettura.
3. Architettura base di un sistema TVCC moderno
Un impianto TVCC IP moderno, fatto bene, ha più o meno sempre questi componenti:
- Telecamere IP (interne/esterne, con o senza audio).
- Rete dati:
- switch di rete (meglio se PoE);
- cablaggio strutturato (cavi Ethernet Cat5e/Cat6/Cat6A).
- Alimentazione:
- PoE dallo switch (soluzione consigliata);
- oppure alimentatori separati.
- Sistema di registrazione:
- NVR dedicato;
- oppure server/mini-PC/NAS con software di videosorveglianza.
- Storage:
- dischi dedicati per videosorveglianza;
- o quota di NAS esistente.
- Accesso utente:
- monitor locale (es. TV, schermo dedicato);
- app mobile;
- interfaccia web.
In più, in un sistema “fatto come si deve” non mancano:
- firewall o router configurato con criterio;
- eventuale VPN per accessi dall’esterno;
- backup delle configurazioni e, se serve, dei video critici.
Con TortellinoHPC possiamo partire da quello che hai già (router, NAS, mini-PC) e aggiungere solo i pezzi mancanti, oppure costruire da zero una soluzione chiavi in mano, sempre con logica modulare.
4. Scegliere le telecamere giuste (e non pentirsene dopo)
4.1 IP vs analogico: perché oggi conviene l’IP
Esistono ancora impianti basati su telecamere analogiche HD (HD-TVI, AHD, CVI, ecc.), ma per un nuovo impianto personale ti consigliamo quasi sempre telecamere IP:
- qualità video facilmente superiore (4 MP, 8 MP e oltre);
- alimentazione e dati con un solo cavo (PoE);
- maggiore flessibilità di integrazione con NVR, NAS, sistemi smart home;
- possibilità di aggiornamenti firmware, funzioni smart, analisi video.
In pratica: l’IP ti dà un impianto più moderno, espandibile e più vicino al mondo IT (il nostro pane quotidiano).
4.2 Parametri fondamentali di una telecamera
Quando valuti una telecamera IP, guarda soprattutto:
- Risoluzione
- 2 MP (1080p) è il minimo oggi accettabile;
- 4 MP offre un buon compromesso qualità/peso video;
- 8 MP (4K) per dettagli molto fini (targhe, volti a distanza) ma richiede più storage.
- Ottica e angolo di campo
- ottica fissa (es. 2.8 mm) per inquadrature ampie;
- ottica variabile (2.8–12 mm) per “zoomare” su un’area precisa;
- fisheye solo se davvero ti serve una vista panoramica completa.
- Visione notturna
- illuminatori IR integrati;
- distanza reale di illuminazione (non quella “marketing”);
- tecnologie tipo WDR (Wide Dynamic Range) per gestire forti contrasti (portoni, vetrine, controluce).
- Audio
- microfono integrato o ingresso esterno;
- utile in interni e in alcune situazioni di accesso, da valutare con attenzione lato privacy.
- Alimentazione: PoE o no?
- PoE (Power over Ethernet) è la soluzione più pulita: un solo cavo, nessun alimentatore volante;
- alimentazione 12 V DC solo dove proprio non si può far arrivare il PoE.
- Resistenza e installazione
- grado di protezione IP65/IP66/IP67 per esterni;
- versione vandal-proof in contesti esposti a manomissione.
Con noi puoi anche ragionare su mix di telecamere: grandangolo per coprire zone ampie + telecamera più “stretta” dove serve dettaglio (portone, cancello, varco auto, ecc.).
5. La rete: il cuore invisibile del tuo TVCC
Se hai letto qualche altro articolo di TortellinoHPC sai che siamo fissati con la rete… perché tutto passa da lì.
5.1 Cablaggio: il cavo batte sempre il Wi-Fi (per il TVCC)
Per un sistema TVCC serio, le telecamere vanno collegate via cavo Ethernet:
- niente problemi di segnale, muri, interferenze;
- stabilità nel tempo;
- latenza più bassa;
- PoE integrato per alimentazione.
Il Wi-Fi per le telecamere si usa solo:
- dove è impossibile passare un cavo;
- su 1–2 telecamere non critiche;
- con molta attenzione a qualità del segnale e canali radio.
5.2 Switch PoE: il tuo “generatore” di telecamere
Lo switch PoE è il componente che al 90% ti semplifica la vita:
- un solo apparato per:
- collegare tutte le telecamere;
- alimentarle via PoE;
- portare il traffico verso il tuo NVR/NAS/mini-PC.
Nella scelta vanno considerati:
- numero di porte PoE (8, 16, 24, 48…);
- PoE budget totale (la potenza complessiva disponibile: somma i consumi delle telecamere e lascia margine);
- eventuali funzioni avanzate:
- VLAN dedicate alla videosorveglianza,
- QoS (priorità al traffico video),
- monitoraggio porte.
Con TortellinoHPC possiamo consigliarti switch e alimentazioni adeguate al tuo numero di telecamere e alla crescita futura (es. parti con 4 telecamere ma predisponi per 8).
5.3 Segmentazione e sicurezza di rete
Un dettaglio molto importante (e poco considerato) è la separazione logica tra rete “normale” e rete TVCC:
- creare una VLAN videosorveglianza dedicata alle telecamere;
- limitare l’accesso delle telecamere a Internet (quando possibile);
- evitare che una telecamera vulnerabile diventi la “porta d’ingresso” per tutta la LAN.
Qui entra la nostra anima da sistemisti: se vuoi, possiamo progettare con te rete e firewall in modo che il TVCC sia integrato ma non un rischio.
5.4 Software open source: il lato geek (che possiamo domare insieme)
Se ami il fai-da-te evoluto (e se stai leggendo TortellinoHPC è probabile 😄), il mondo open source per la videosorveglianza è interessantissimo:
- soluzioni integrate con Home Assistant;
- sistemi con analisi video avanzata (object detection, riconoscimento di persone/veicoli);
- interfacce web moderne e possibilità di scripting/automation.
Il rovescio della medaglia: serve un po’ di cura nella configurazione. Qui il nostro approccio è:
- ti aiutiamo a selezionare la piattaforma più adatta;
- ti prepariamo un sistema pronto all’uso, con già:
- telecamere aggiunte,
- registrazioni configurate,
- utenti e profili di accesso,
- notifiche base (e spazio per le tue evoluzioni).
6. Registrazione e software: NVR, NAS, mini-PC e soluzioni open source
Il “cervello” del tuo sistema TVCC è il sistema di registrazione: è lui che decide cosa viene salvato, per quanto tempoe come puoi rivederlo.
In pratica, hai tre macro-opzioni:
- NVR dedicato (Network Video Recorder)
- è un apparecchio già pronto, pensato solo per la videosorveglianza;
- integra dischi o slot per installarli;
- ha un’interfaccia di gestione e spesso un’app mobile del produttore;
- si collega allo switch PoE e “vede” automaticamente le telecamere IP.
- NAS (Synology, QNAP, TrueNAS, ecc.)
- è un archivio di rete che usi magari già per backup, file, media;
- con l’app giusta può diventare anche sistema di videosorveglianza;
- ti permette di avere un solo “punto centrale” per file e video, ma va dimensionato bene.
- Mini-PC fanless / server dedicato
- è un piccolo PC (spesso fanless, quindi silenzioso) su cui installiamo un software di videosorveglianza;
- è la soluzione più flessibile: puoi integrarci anche altri servizi (Home Assistant, file server, piccoli container, ecc.);
- è molto “TortellinoHPC style”: ottimizzato per stare acceso 24/7 con consumi contenuti.
6.1 NVR “scatola nera” o strumento che controlli tu?
Molti pensano all’NVR come a una sorta di scatola nera chiusa, che “registra e basta” e che solo il tecnico può toccare.
Noi preferiamo l’approccio opposto:
Con l’approccio TortellinoHPC l’NVR non è una scatola misteriosa, ma uno strumento che puoi gestire in piena autonomia.
Cosa significa in concreto?
Una volta progettato e installato il sistema, ti mettiamo nelle condizioni di:
- aggiungere o rimuovere telecamere senza dover chiamare ogni volta un tecnico;
- modificare i tempi di registrazione (es. da 7 a 14 giorni, dove l’hardware lo consente);
- consultare le registrazioni, spostarti sulla timeline, esportare le clip importanti;
- regolare orari e modalità di registrazione (continua, solo movimento, programmazione oraria);
- aggiornare alcune impostazioni di base con una guida chiara, senza paura di “rompere tutto”.
Noi ci occupiamo della parte più rognosa:
- scelta piattaforma (NVR, NAS o mini-PC);
- configurazione iniziale;
- profilazione utenti;
- impostazione regole di registrazione e notifiche;
- test del sistema.
Tu ti ritrovi con un NVR pronto, ma anche con la conoscenza minima necessaria per usarlo davvero, non solo per “guardare qualche immagine”.
6.2 Registrazione continua, su movimento o con AI
Il bello di un NVR fatto come si deve è che ti permette di scegliere come registrare:
- Registrazione continua 24/7
- tutto quello che accade è sempre disponibile;
- ideale per aree critiche (ingressi, sala server, magazzini sensibili);
- richiede più spazio su disco, ma è la soluzione più robusta.
- Registrazione su movimento (motion detection)
- registra solo quando la telecamera rileva un cambiamento nell’immagine;
- risparmia molto spazio di archiviazione;
- richiede una buona calibrazione (per evitare falsi allarmi: foglie, luci, ombre, pioggia).
- Registrazione su evento smart/AI
- persone, veicoli, attraversamento linea, ingresso in una zona specifica;
- ti permette di avere storici molto puliti, concentrati sugli eventi che ti interessano davvero;
- è ideale quando vuoi poche notifiche ma “intelligenti”.
Nella configurazione iniziale ti aiutiamo a definire un profilo per ciascuna telecamera:
- per esempio, ingresso principale con registrazione continua + analisi di movimento;
- giardino con registrazione su movimento + evento “persona rilevata”;
- garage con registrazione continua solo di notte e su movimento di giorno.
Poi ti spieghiamo, in modo semplice, come ritoccare questi profili: così puoi affinare il comportamento del sistema con l’uso reale.
6.3 Quanto spazio serve? Calibrare lo storage senza buttare soldi
Lo storage è la parte più “matematica” dell’impianto: se lo sottovaluti, ti ritrovi con pochi giorni di storico; se lo sovradimensioni a caso, spendi troppo.
In modo semplificato, lo spazio necessario dipende da:
- quanti MP hanno le telecamere (2–4–8 MP…);
- quanti fps usi (fotogrammi al secondo);
- il codec (H.264, H.265…);
- se registri sempre o solo su movimento;
- quanti giorni di storico vuoi.
Per un impianto domestico “medio” (es. 4 telecamere 4 MP, H.265, registrazione mista continua+motion):
- un disco da 2–4 TB è spesso un buon punto di partenza;
- se vuoi uno storico di 30 giorni, tipicamente si sale verso 4–8 TB, a seconda delle impostazioni.
In azienda o laboratorio, il dimensionamento diventa più critico: più telecamere, più risoluzione, più giorni di storico.
7. Privacy, GDPR e sicurezza della rete: non sono optional
Un impianto TVCC non è solo tecnologia: tocca anche privacy e normativa.
Disclaimer: qui diamo indicazioni di buon senso. Per casi complessi (condomini, aziende con dipendenti, luoghi aperti al pubblico) è bene confrontarsi con un consulente legale/privacy.
7.1 Regole di base per non sbagliare
- Riprendi solo quello che ti compete
- niente telecamere puntate direttamente su proprietà altrui;
- attenzione a spazi condominiali (androne, pianerottolo, cortile condiviso).
- Cartelli informativi
- avvisa della presenza di videosorveglianza dove è richiesto;
- in contesto aziendale: informativa chiara ai dipendenti.
- Conservazione delle immagini
- non tenere i video “all’infinito” se non hai motivo;
- storico limitato e coerente con lo scopo (es. 7–14 giorni, oltre solo se davvero necessario).
7.2 Sicurezza informatica del TVCC
Un impianto TVCC mal configurato può essere un buco nella rete. Per ridurre i rischi:
- cambia sempre le password di default delle telecamere;
- aggiorna periodicamente i firmware;
- evita, se possibile, di esporre NVR/telecamere direttamente su Internet con port-forwarding;
- prediligi VPN o accessi tramite servizio sicuro.
Quando progettiamo con te il sistema, includiamo sempre un capitolo “hardening” di base:
- segmentazione di rete;
- credenziali robuste;
- regole firewall minime per limitare accessi indesiderati.
8. Esempio pratico: progetto tipo con TortellinoHPC
Per rendere tutto più concreto, vediamo un mini caso studio.
8.1 Caso 1: appartamento con garage
Scenario
- Appartamento 90 m² al 3° piano;
- garage singolo in autorimessa condominiale;
- obiettivo: monitorare ingresso porta di casa + accesso garage, avere registrazioni di notte e notifiche su movimento.
Proposta tipo
- Telecamere
- 1 telecamera interna con vista su porta d’ingresso;
- 1 telecamera in garage puntata su auto/porta box;
- 1 telecamera sul balcone/terrazzo, dove consentito, per area esterna.
- Rete
- switch PoE 8 porte vicino al router;
- cavi Ethernet verso le 3 telecamere;
- VLAN dedicata “TVCC” (se il router lo supporta).
- Registrazione
- mini-PC fanless con disco da 2–4 TB;
- software di videosorveglianza configurato da TortellinoHPC;
- registrazione continua dalle 22:00 alle 6:00 + motion detection fuori orario.
- Accessi
- app su smartphone con utente amministratore (titolare);
- utente “family” con permessi solo di visualizzazione live.
8.2 Caso 2: piccolo ufficio di consulenza
Scenario
- Studio di 3 stanze + reception;
- 4 persone che lavorano in sede;
- obiettivo: sicurezza di ingressi, zona archivi, eventuali contestazioni su accessi.
Proposta tipo
- Telecamere
- 1 telecamera su ingresso principale;
- 1 telecamera su reception;
- 1 su corridoio interno;
- 1 in locale archivio protetto.
- Rete
- switch PoE 8–16 porte montato nel piccolo rack dati;
- cablaggio verso le posizioni delle telecamere;
- VLAN “TVCC” + VLAN “ufficio”.
- Registrazione
- NAS esistente con app di videosorveglianza;
- disco dedicato per le registrazioni;
- storico di 14 giorni.
- Privacy
- cartello informativo all’ingresso;
- informativa interna ai collaboratori;
- accessi video gestiti solo dal titolare e da un eventuale responsabile IT.
Questi sono solo esempi. La cosa importante è che ogni impianto nasce da un progetto, anche semplice, e non da “compro un kit random online e vediamo”.
9. Il metodo TortellinoHPC: progettiamo il TVCC insieme
Noi non crediamo nel “ti vendo il kit e arrangiati”.
Quello che proponiamo è un percorso condiviso.
9.1 Fase 1 – Call conoscitiva (gratuita)
- ci racconti casa, ufficio, laboratorio, esigenze e budget indicativo;
- analizziamo insieme:
- planimetria (anche disegnata a mano),
- numero di stanze,
- punti critici (porte, finestre, aree sensibili);
- ti facciamo qualche domanda “scomoda” (privacy, storico, accessi da remoto) per evitare errori.
9.2 Fase 2 – Proposta modulare
Ricevi da noi una proposta tecnica chiara, di solito strutturata in:
- Kit base (telecamere + switch PoE + registrazione essenziale);
- Opzioni di upgrade:
- più giorni di registrazione;
- telecamere con funzioni AI dedicate;
- integrazione smart home;
- firewall/router evoluto;
- eventuali servizi aggiuntivi:
- configurazione avanzata;
- manutenzione periodica;
- monitoraggio remoto.
L’obiettivo è che tu possa capire voce per voce cosa stai comprando e perché.
9.3 Fase 3 – Preparazione in laboratorio
Qui entra in gioco la parte nerd di TortellinoHPC:
- pre-configuriamo telecamere, switch, NVR/mini-PC;
- impostiamo IP, utenti, password, politiche di registrazione;
- testiamo l’impianto in laboratorio.
Quando ricevi il materiale, è già quasi plug-and-play: devi solo posare i cavi e collegare.
9.4 Fase 4 – Affiancamento al montaggio
Se vuoi fare il montaggio in autonomia:
- ti forniamo schemi chiari di collegamento;
- possiamo affiancarti da remoto durante la prima accensione:
- verifichiamo che tutte le telecamere rispondano;
- controlliamo che la registrazione funzioni;
- sistemiamo insieme angoli di ripresa e settaggi principali.
Se invece preferisci, possiamo coordinare un installatore di fiducia o segnalarti tecnici con cui collaboriamo.
9.5 Fase 5 – Manutenzione e aggiornamenti
Un impianto TVCC vive nel tempo:
- telecamere da aggiornare;
- nuove stanze da coprire;
- storage da ampliare;
- funzionalità software da aggiungere.
Possiamo offrirti:
- pacchetti di assistenza periodica;
- interventi spot su richiesta;
- consulenze per integrazione con altri progetti (NAS, media center, domotica, firewall, ecc.).
10. Errori tipici da evitare (e che vediamo spesso)
Ti risparmio un po’ di mal di testa elencando gli errori più frequenti:
- Tutto Wi-Fi, zero cavi
→ instabile, soprattutto con più telecamere; basta saturare il canale radio e addio sicurezza. - Telecamere cloud random senza controllo
→ app piene di pubblicità, dati chissà dove, pochi controlli su sicurezza e privacy. - Alimentatori volanti ovunque
→ grovigli di cavi, prese multiple rischiose, difficoltà a capire cosa alimenta cosa. - Nessun progetto di posizionamento
- telecamere puntate verso il sole;
- riflessi su vetri;
- inquadrature che non mostrano ciò che ti serve davvero.
- Storage sottodimensionato
- ti servono 14 giorni di storico, ma disco ne tiene 3;
- nessuna strategia di backup per i video importanti.
- Password di default e porte aperte su Internet
- l’incubo di ogni sistemista;
- rischi reali di vedere le proprie immagini circolare altrove.
Il nostro lavoro è mettere ordine in tutto questo, partendo dal tuo livello di esperienza e dal budget che hai in mente.
11. Domande frequenti (FAQ veloci)
Posso usare solo il Wi-Fi per le telecamere?
Tecnicamente sì, ma lo sconsigliamo per la maggior parte dei casi. Meglio usare il Wi-Fi per vedere le immagini sui tuoi device, non per collegare tutte le telecamere alla rete.
Quanta banda occupa un sistema TVCC?
Nel traffico interno (LAN) può essere anche importante, ma gestibile con uno switch adeguato. Verso Internet, se usi una VPN o accessi occasionali, il carico è normalmente molto più basso. In fase di progetto possiamo stimare insieme banda e carico di rete.
Posso integrare il TVCC con la mia smart home?
Spesso sì:
- mostrare flussi video su tablet/pannelli;
- far scattare automazioni quando viene rilevata una persona;
…qui entra in gioco la parte “HPC & smarthome” che ci diverte di più.
Posso tenere tutto locale, senza cloud?
Assolutamente sì. Possiamo costruire con te un sistema totalmente locale, con eventuale accesso remoto tramite VPN.
Cosa succede se va via la corrente?
Ideale è prevedere un UPS (gruppo di continuità) per:
- switch PoE;
- NVR/NAS/mini-PC;
- eventuale router/firewall.
Così, anche con un blackout breve, l’impianto continua a funzionare e le registrazioni non si interrompono.
12. Come iniziare subito il tuo progetto con TortellinoHPC
Se sei arrivato fin qui, probabilmente:
- hai già qualche telecamera ma vuoi mettere ordine;
- oppure stai pensando di partire da zero con un impianto ragionato.
Il prossimo passo è semplice:
- Scrivici tramite il form di contatto sul sito TortellinoHPC.
- Raccontaci in poche righe:
- che ambiente vuoi sorvegliare (casa, ufficio, laboratorio…);
- quante telecamere immaginate (anche “a spanne”);
- se hai già qualche apparato (NAS, mini-PC, telecamere esistenti).
- Ti proporremo:
- una call conoscitiva;
- una prima bozza di architettura;
- uno o più kit personalizzati tra cui scegliere.
L’obiettivo è farti arrivare a un impianto TVCC che senti davvero tuo: comprensibile, gestibile, espandibile… e ovviamente un po’ “nerd” in perfetto stile TortellinoHPC. 😄

